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La nascita delle “Luigine” in Bangladesh
Brevissime note storiche relative alla fondazione delle missioni “Luigine” in Pakistan orientale (Dal 1971 Bangladesh)
A modo di prefazione generale
La nostra congregazione, nata nel 1815, non si era data un programma cosi vasto, che l’avrebbe portata ad annunciare Cristo nelle terre lontane dell’oriente ma l’ispirazione Rubiniana non aveva fissato dimensione alcuna per il raggiungimento del programma che, come carisma istituzionale, aveva affermato fin dagli inizi, quello di essere una famiglia di sorelle che si consacrasse completamente al Signore, attraverso l’offerta continua di se stesse, per ottenere al mondo il dono della pace, e per avere particolare e materna attenzione alle “Figlie povere”. Cioè al mondo femminile svantaggiato in tutti i sensi e in ogni angolo della terra. Questo è quanto le “Luigine” hanno sempre cercato di fare, mettendo a disposizione del progetto di Dio tutto il loro essere tutte le loro possibilità. Infatti, nel percorrere la lunga storia di duecento anni di vita e di missione, ci troviamo sempre di fonte alla stesso schema quando si decideva di aprire una nuova comunità di missione, in qualunque parte della terra lo si fosse fatto,e cioè : la cappella, il centro di lavoro per la donna, al fine di prepararla alla vita di famiglia e di società, e un aula scolastica. Ciò avvenne fin dai tempi della “Bicocca”, cioè dalla prima poverissima casa dove le nostre due prime sorelle iniziarono, con tanto amore e sacrificio, la vita della Luigina, nel modo concepito dal fondatore, il venerabile don Giovanni Battista Rubino, che la fondò nel 1815, la guidò e se ne prese cura, in tutti i sensi, fino al 1853, quando morì.
Nello stendere le brevissime note di storia di ogni missione bengalese, come di altre missioni dell’Italia, dell’india e del Brasile, va tenuta in considerazione la nota di prefazione citata sopra, altrimenti non si riuscirà a comprendere nulla della vita Luigina come della storia della piccola congregazione delle Oblate di San Luigi Gonzaga, come amava chiamarla il nostro Fondatore.
Satkhira la prima missione nella storia delle Luigine:
Quando le nostre prime sorelle partono per terre lontane, al fine di annunciare Cristo, conoscono la meta della loro missione solo attraverso l’atlante. Madre Gertrude Manca, superiora generale di allora, è stata interessata da Mons. Dante Battaglierin SX. primo vescovo di Khulna, che cerca persone a disposizione della nuova Diocesi che lui stesse è chiamato reggere. Khulna si trova nelle vicinanze del Golfo del Bengala, proprio vicino alla famosa jungla dove imperava la tigre.
Il gruppo di cinque sorelle:
Sr. Giuliana Bogliolo, Sr. Maria Antonina Giordano, Sr.Maria Luisa Scovazzi, Sr. Ludovica Migliardi e Sr. Renata Astegiano parte il mese di giugno 1956 e in nave raggiunge Dhaka, la capitale del Pakistan Orientale, (l’attuale Bangladesh), il 21 Giugno, giorno della festa di San Luigi, (patrono della nostra famiglia luigina), le sorelle vengono subito accompagnate alla missione di Satkhira. Con entusiasmo e senza paura per i sacrifici che le attendono, prendono confidenza con questa misera terra di missione. Dopo una poverissima sistemazione, incominciano ad accogliere le prime orfane con amore e cura, come “vere mamme”, secondo lo spirito e l’insegnamento di don Rubino.
Rapporto con il nuovo Vescovo e con i pochi padri Saveriani:
Il Vescovo Battaglierin comprende subito la necessità che qualche sorella possa imparare bene le lingue necessarie per la missione, poiché in seguito sarebbe stata aperta anche a Khulna una scuola ed una comunità. Così invia sr. Luisa Scorazzi e Sr. Renata Astegiano a Karachi per lo studio dell’inglese, soprattutto in visione della missione e l’apertura di una scuola English Medium per la città di Khulna.
Ciò avviene nel gennaio 1959, quando arriva il rinforzo con due altre sorelle. Sr. Ignazia Oberto infermiera e insegnante di scuola materna e Sr. Mariaxaveria Bertola insegnante di scuola Elementare.
Al presente ci sono tre sorelle nella comunità. Loro si occupano della cura delle ragazze orfane, insegnano religione nella scuola e catechismo in parrocchia, visitano le famiglie nei villaggi, e si rendono disponibili per il lavoro pastorale.
La missione di Khulna Fatima School:
Il Vescovo manifesta la sua intenzione di aprire una Scuola English Medium in Khulna, sia per mettere un piede nella città come missione cattolica, sia per aprirsi alla città ancora abitata da molti Pakistani che parlano la lingua inglese. Mons. Batttagliarin vede il bisogno di dare un servizio alle famiglie che desiderano formare i loro figli nelle scuole diverse da quelle bengalesi.
Viene acquistata una vecchia casa grande, da una famiglia indù e per molti mesi, nonostante la presenza delle prime classi, si procede alla preparazione del “School Building“ chiamato giuricamente “Kindergarten School” e che dopo alcuni anni di assestamento giuridico prenderà il nome di “Fatima High School”. La scuola continua ancora oggi il suo prezioso servizio. Nel 1961 arrivano ad aiutarci: Sr. Maria Saglietti. Sr. Cleofe Currò e Sr. Filomena Sale.
Dopo la liberazione dal Pakistan occidentale, la terra del Bengala già Pakistan orientale incoraggia le scuole ad assumere come lingua propria quella Bengalese, così la Fatima High School diventa scuola di lingua bengalese per l’insegnamento delle materie scolastiche. Attualmente abbiamo ca. 900 alunno.
Al presente abbiamo cinque suore nella comunità. La loro attività consiste nell’insegnamento dall’asilo alle superiori. Il nostro lavoro/servizio si estende all’insegnamento nella scuola parrocchiale, lavoro pastorale, apostolato dei giovani, preparazione per i sacramenti.
La casa Bethania:
Nel 1971 ha inizio la costruzione di Bethania. Con coraggio da parte delle nostre sorelle Suor Maria Luisa e Sr. Renata e con l’aiuto di numerosi benefattori (prima di tutto la Caritas Austriaca). La casa diventerà il punto di riferimento per le sorelle che si ritrovavano di tanto in tanto per il comune cammino di formazione. Più tardi incominciando dagli anni 80, con la costituzione della nuova struttura e della coordinazione, Bethania incomincerà ad agire come centro di tutta la comunità Luigine del Bangaldesh che è guidata da una sorella che svolge il servizio di coordinatrice.
Al presente – giuridicamente siamo una Regione – e la comunità di Bethania è formata da sette sorelle. La loro attività educativa prevede incontri per le suore, ritiri mensili, esercizi Spirituali, servizio alle suore che vengono per varie necessità, un servizio importante (essendo questo il centro) è l’assistenza alla sorelle che hanno problemi di salute, accoglienza delle studenti, lavoro pastorale, visita alle famiglie.
La missione di Raghunathpur:
ha inizio 26 Gennaio 1978. Sr. Filomena Sale e Sr. Veronica Gonsalvez che sentono forte la chiamata a vivere con i poveri più poveri, quelli che come allora sono ancora considerati intoccabili, gli inutili della storia, lo scarto della società.
In Bangladesh questa gente è un grande popolo, parte di quella cultura legata alle 5 caste dominanti, che comandano su migliaia e migliaia di altre caste, di cui non si fa il nome. Non è questo il luogo di parlare di una tale cultura, ma certamente si può solo intuire che cosa significa per le due sorelle e per la comunità Luigina Bengalese, la scelta di vivere con questo tipo di cultura e farne una missione per annunciare Cristo.
Piano piano la gente di Raghunathpur diventa più sicura di se stessa, si sente cercata, amata e animata da qualcuno, le suore sono tutte per e con loro. Questo gradualmente aiuta la gente a crescere come persone, come figli di Dio e fratelli di tutti.
Viene aperto un dispensario medico che cura non solo i Rishi emarginati da tutti, ma anche Musulmani, Indù, Buddisti e Cristiani. È con il lavoro per la cura della salute fisica si vedono presto i segni della guarigione dell’ anima. Con la cura sanitaria, nasce anche il centro di lavoro della NOKSHI- KHATA per aiutare le donne povere a reggersi economicamente sulle proprie gambe.
Dal 1978 ad oggi Sr Filomena è rimasta là, forte come una roccia, insieme a tante sorelle giovane bengalesi.
Al momento presente ci sono tre suore nella comunità. Il loro lavoro consiste nella semplice presenza nel villaggio, lavoro di artigianato per migliorare la situazione delle ragazze e donne povere, catechismo, preparazione ai sacramenti, visita alle famiglie e servizio pastorale nei villaggi.
Il Centro di lavoro delle donne WTC:
L’ attività del centro per la promozione della donna ha inizio nel 1975. La costruzione della struttura viene sostenuta prevalentemente dalla Caritas dell’Austria.
Le suore iniziano il loro lavoro con una volontaria scozzese che insegna la dattilografia. Sr. Veronica anima una sartoria e dopo due anni da inizio al lavoro di juta. Sr. Renata segue il lavoro del telaio.
Nel 1982 Sr. Renata insieme ad altre suore ed alcune aspiranti si trasferisce al piano superiore del centro. Nel 1991 Sr. Veronica viene nominata formatrice delle postulanti e novizie.La comunità del Centro della donna, com’è strutturato ora, dopo tanti passaggi e cambiamenti di attività ha inizio l’8 gennaio 2005 con lo scopo specifico di seguire le donne e le ragazze povere, coinvolgendole nel ricamo tipico della zona.
Il centro si trova accanto a Bethania House; ci troviamo davanti ad un grande cortile, dove centinaia di donne, di tutte le età, religioni e stato sociale allargano i loro tappeti di paglia e ricamano su stoffa delle “Nokshi Kanta” per tutta la giornata. Sono seguite da sr. Pierangela e da un gruppo di donne (staff) che in tanti anni di impegno hanno imparato a prendersi tutte le responsabilità.
La nostra speranza è di poter migliorare il tenore di vita e ottenere dignità per la donna. Responsabilizzare le mamme nell’educazione e nella crescita dei figli, e nei propri doveri verso la famiglia.
Al presente ci sono tre sorelle nella comunità. La loro attività consiste nel promuovere la dignità delle donne e ragazze povere, programma di sponsorizzazione per i bambini poveri, lezioni e doposcuola per i studenti deboli, accompagnamento alle famiglie, lavoro pastorale, visita alle famiglie e agli ammalati.
Muzgunni Sant’ Adeodata comunità:
Nel 1988 ha inizio la comunità di Muzgunni, con Sr. Pierangela, Sr. Helen, e due aspiranti. Con il permesso del Vescovo della Diocesi di Khulna affittiamo una piccola casetta. E’ un villaggio molto povero e noi ci “buttiamo” subito nel lavoro pastorale. Registriamo le famiglie e gli studenti, impostiamo e seguiamo la catechesi e i gruppi di preghiera.
Nel 1989 Sr. Helen assume la responsabilità della scuola e Sr. Pierangela inizia i lavoro artigianale della juta coinvolgendo donne povere e qualche disabile.
Sentendoci, in questo servizio, pienamente nello spirito del nostro fondatore don Rubino, nel 2009 decidiamo di dare un nome “luigino” (cioè di riferimento alla nostra famiglia religiosa) a questa comunità e così passa da “Comunità di Muzgunni” a comunità Sant’Adeodata.
Al presente ci sono tre sorelle nella comunità. La loro attività consiste nella presenza nei villaggi, insegnamento nella scuola elementare, lavoro pastorale, catechismo, santa infanzia, visita alle famiglie, preparazione ai sacramenti.
La missione delle Luigine in Dhaka:
Nonostante le Suore Luigine abbiano raggiunto la loro prima missione in Bangladesh nel 1956, la loro presenza nella Capitale di Dhaka ha inizio solamente 33 anni dopo e cioè, nell’autunno del 1989.
Sr. Filomena, Coordinatrice della missioni in Bangladesh, chiede a Sr. Mariaxaveria di andare a vivere a Dhaka, in compagnia di una giovane Sorella, per cercare un posto adatto per una possibile futura presenza delle nostre Sorelle in quella grande Diocesi, e soprattutto, per dare alle giovani in formazione, la possibilità di partecipare alle lodevoli proposte formative della Diocesi.
Il nostra prima abitazione si trova nelle vicinanze della casa e della missione tenuta dalle Suore Missionarie PIME, con le quali le nostre Sorelle hanno subito un ottimo rapporto di relazione fraterna e di aiuto reciproco. Si tratta di un piccolo quartiere tipicamente musulmano.
Per poter vivere senza disagio, Sr. Mariaxaveria, che è chiamata ad insegnare nel Corso teologico, tenuto presso la Scuola delle Suore Holy Cross, accetta l’incarico e nello stesso prende parte a qualche missione legata sempre alla formazione (corsi, incontri, scambi di disponibilità varie ecc), mentre la sua attenzione va prevalentemente alla piccola comunità luigina che incomincia a mettere piede fermo in Dhaka. Viene presto lo sfratto da parte dei proprietari musulmani e, da un giorno all’altro dobbiamo cercare un nuovo appartamento. Con l’aiuto delle Sorelle del PIME, ne troviamo uno in Monipuripara, sempre abbastanza vicino al loro centro e vicino anche al Centro formativo delle Suore Canadesi.
Ci stabiliamo per alcuni anni. Nel frattempo, con Sr. Pierangela, la nuova economa del Bangladesh, ci diamo da fare per trovare un posto per il nostro nuovo Noviziato.
Con l’aiuto di padre Gian Paolo Gualzetti, (PIME) troviamo un “angolo” di terreno che ci sembra ottimo per la costruzione del Noviziato, proprio al centro di una zona musulmana, vicino alla Parrocchia e alla Scuola che i Padri del PIME hanno già organizzato in quell’angolo di mondo, Mirpur.
Compriamo il terreno e iniziamo subito i lavori di costruzione. Dio solo conosce le fatiche di questa impresa. Finalmente nel 1996 riusciamo ad accogliere le prime novizie che arrivano da Khulna insieme alla loro maestra sr. Veronica. la loro Maestra, Sr, Veronica.
Al momento presente ci sono tre sorelle nella comunità, una responsabile della casa, una responsabile delle novizie e una responsabile della pastorale giovanile nazionale. La loro attività consiste: lavoro di formazione delle postulanti e delle novizie, catechesi, preparazione ai sacramenti, visite alle famiglie.
Rubino House:
Qui, inizialmente si trattava di una semplice struttura dove veniva fatto il lavoro di telaio (seguito da personale laico) che non poteva più essere svolto presso il Centro della donna. I tempi cambiano… e così anche alcune attività necessitano di essere riviste, è così nel 2002 decidiamo di aiutare le nostre giovani in formazione con una struttura propria.
Su questo terreno, di nostra proprietà, iniziamo la costruzione della casa per le aspiranti; costruzione che viene completata il 17 maggio 2003. Sr. Irene è la prima maestra ad entrare insieme alle numerose candidate. La casa viene intitolata al nostro fondatore “Casa don Rubino”, perché dal paradiso ci possa benedire nel cammino di discernimento vocazionale con le giovani.
Al momento presente ci sono due sorelle, una responsabile della casa e una responsabile delle candidate e ….. aspiranti. La maestra segue le giovani nel loro cammino formativo e anche negli studi. Tutte aiutano per quanto possibile nel lavoro pastorale.
La Comunità di Pino’s Centre :
Nel 1995 noi “Luigine”, su richieste dei Padri del PIME, iniziamo il lavoro pastorale nella parrocchia di Mirpur insieme a Padre Gian Paolo, Parroco della Parrocchia. Troviamo abitazione in un piccolo appartamento.
Esse occupavano l’appartamento perché in quel tempo era in corso la costruzione dell’ edificio del Noviziato, vicino alla Parrocchia stessa. Nel 1996 quando si poté iniziare l’ attività di Noviziato, le sorelle continuavano il lavoro pastorale, catechismo, visita delle famiglia. Anche le novizie si occupavano di alcuni lavori della Parrocchia. Le suore hanno cominciato anche visitare Savar IPZ Dhaka, dove tanti tribali cristiani lavoravano nelle fabbriche, e non potevano partecipare all’Eucarestia domenicale e ai vari incontri di preghiera. Nel 2000 una suora ha preso la gestione della scuola parrocchiale, pur rimanendo nel noviziato. I Padri del PIME hanno costruito una casa si chiama Pino’s Center, un centro polivalente con un Ostello per giovani lavoratrici, e la scuola parrocchiale. Essi hanno proposto alle suore Luigine di lavorare nella scuola elementare, nel lavoro pastorale e nell’ostello per le ragazze lavoratici. Nel 2005, il parroco della parrocchia di Mirpur ha fatto contratto con le suore Luigine. Tre suore hanno cominciato la loro attività abitando nella comunità di Pino’s Center.
Al momento presente ci sono quattro sorelle nella comunità. Come già detto, le loro attività consistono nella gestione dell’ ostello per le ragazze lavoratrici, scuola elementare, lavoro pastorale, visita alle famiglie, preparazione ai sacramenti.
La Comunità di Mymensing Dhakua
La comunità di Mymensing ha inizio il 2 Luglio 2011 con tre suore: Sr. Irene, Sr. Rita Sr. Mita. Mymensing è un villaggio molto, molto povere; il Vescovo stesso della diocesi Mons. Ponen Kubi ha richiesto la nostra presenza e attraverso la diocesi, si impegna a costruirci una piccola casa.
Siamo in piena campagna, in un villaggio di tribali, dove non c’è la luce, cerchiamo di vivere povere tra i poveri.
Abbiamo avviato un piccolo dispensario, una suora insegna nella scuola e tutte siamo attivamente coinvolte nel lavoro pastorale, catechismo, visite alle famiglie e preparazione ai sacramenti.
Al momento presente ci sono tre sorelle nella comunità, si occupano delle attività sanitarie-educative-pastorali.
Oggi la nostra Regione Bengalese...
Oggi la nostra Regione bengalese, ha 36 sorelle del posto e due sorelle italiane che da più di 50 anni spendono la loro vita per i poveri. 30 sorelle sono di voti perpetui (tra i 30-76 anni); 6 sono di voti temporanei. Le prime tre sorelle sr. Raffaella, sr. Marina e sr. Veronica, hanno fatto il loro cammino formativo in Italia, oggi le giovani le formiamo qui da noi. Siamo impegnate in vari campi di servizio e di apostolato. Dal 2006 siamo una Regione e la responsabilità è affidata alle nostre sorelle bengalesi attraverso una Superiora Regionale con il suo consiglio e stretta collaborazione con la Madre Generale e il suo consiglio.