Suore Luigine in Italia.

Ai tuoi occhi mille anni sono come il giorno di ieri che è passato - Salmo 90,4

Il 15 ottobre 1815 in La Morra, ridente paese di Langa (provincia di Cuneo) : nasce la Congregazione delle “Suore Oblate di San Luigi Gonzaga”, le “Luigine”, come famigliarmente tutti le chiamano.

suore luigine in Italia
Nasce un famiglia religiosa dal cuore grande di don Giovanni Battista Rubino. Sacerdote della diocesi di Alba, nato, vissuto e morto in La Morra (1776-1853). Un rubino di nome e di fatto. La sua vita fu straordinaria in una quotidianità semplice e povera, nella quale lo Spirito Santo ha compiuto vere meraviglie di umanità e spiritualità. La culla storica e il progetto del Rubino fu il 1800 chiamato “secolo di rottura” , periodo in cui nasce un mondo nuovo ispirato al progresso, alla scienza, alla ragione, ma illuminista e ateo.

Tempi difficili per la chiesa e per il Papa! Ma quando i tempi non sono così?

Don Rubino nel suo cammino incontrò giovani e ragazze in ricerca, persone che sognavano un mondo più bello e più giusto, un mondo a immagine e somiglianza di Dio. E così il Signore mise sui passo del giovane sacerdote Rubino due grandi donne: Maddalena Caminale nata a La Morra il 26 ottobre 1774 e Teresa Moscone, nata a Monforte il 6 maggio 1772, anch’esse innamorate di Dio e del suo Vangelo di giustizia, di pace e di fratellanza. Un mondo dove anche la donna fosse rispettata, valorizzata, protagonista. Don Rubino ha 39 anni Maddalena 43 e Teresa 41, furono le cofondatrici.

Don Rubino le chiamerà “Oblate” cioè donate totalmente al Signore, alla Chiesa, alle ragazze povere. Il suo motto: “Dio e anime”.

OGGI:Non possiamo che provare ammirazione riconoscenza e affetto per il Padre Fondatore e per quanto le sorelle hanno realizzato in questi 200 anni di storia in servizio generoso e disinteressato verso i bambini, i ragazzi, gli anziani e gli ammalati. Oggi il carisma ha assunto altri aspetti ma resta l’esigenza e il bisogno di servire chi è fragile, debole, donne. Rimane soprattutto la richiesta di vedere in chi è consacrato a Dio la sua immagine e la testimonianza del Vangelo vissuto e credibile.